Scegliamo il Casco – regole elementari –

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NolanIniziamo dicendo subito:

Il casco è uno strumento di sicurezza attiva/passiva estremamente importante: NON è un accessorio faschion, cool, trendy, sarcasso, “del momento”, passion, senza calorie, etc.Per cui va scelto in base alla comodità, alla funzionalità e alla sicurezza.Questa è una piccola guida su come scelgiere il casco da moto, piccoli accorgimenti e regole basilari per non incappare in fregature. Il casco è il componente più importante dell’equipaggiamento del motociclista, è obbligatorio e deve essere obbligatoriamente omologato sencondo la normativa ECE 22/05 (la più recente).

crash-dummy-headIl casco viene sottoposto a crash-tests,  ben 22 impatti diversi, piu’ riesce a limitare il rischio di ripercussioni cerebrali, più stelle prende. Il massimo secondo questa classifica è 5 stelle.crash_test_cascoCome scegliere:

  1. Soltanto indossandolo e tenendolo in testa per qualche minuto possiamo scoprire se ci provoca dei dolorini o se calza bene.
  2. Valutiamo la calzata: è troppo largo? una volta allacciato saldamente, il casco si “muove”? Se proviamo a scalzarlo ha un gioco troppo elevato? Facciamo un po’ di prove in tal senso: il casco corretto deve essere perfettamente aderente alla testa, non avere punti di pressione, non deve muoversi ma nemmenoprovocare dolori.
  3. Se la calzata ci appare troppo stretta proviamo a tenerlo addosso qualche minuto. È vero che le imbottiture un po’ cedono (alcuni modelli più, altri meno), ma se nel frattempo deve essere una sofferenza non va bene. Quindi se lo teniamo allacciato in negozio per qualche minuto sentiremo se ci provoca un cerchio alla testa, se ci preme su qualche bernoccolo che magari abbiamo di natura, se ci ferma la circolazione.
  4. Nel caso in cui siamo a metà fra due taglie, purtroppo, dovremo cambiare modello. Non cediamo ai consigli dei negozianti quando ci dicono che se il casco è stretto, basta scaldare il polistirolo e premere nei punti dolorosi. Il sistema funziona, ma sappiamo che il casco è realizzato e testato con una determinata struttura, se la andiamo a modificare non si sa come possa poi reagire.
  5. La mentoniera è alla distanza corretta dal nostro mento? Se ci sbattiamo dentro con la bocca, col mento, coi denti, col naso… cambiamo modello.
  6. Valutiamo anche il rapporto qualità/prezzo, valutiamo la realizzazione degli interni (vellutino? materiale anti-sudore? sono smontabili?), valutiamo la manovrabilità e la qualità della visiera e la manovrabilità delle prese d’aria. Il rumore in negozio non lo possiamo valutare, dovremo fidarci dei forum o delle recensioni. A volte però un’occhiata su come è costruita l’imbottitura dei padiglioni auricolari può dirci molto sulle caratteristiche di confort di un casco. Valutiamo anche la dotazione e gli accessori inclusi nella confezione.
  7. Alta visibilità. Anche se magari anti-estetico, un casco arancione fosforescete è “meglio” di un casco nero. Il casco dovrebbe essere altamente visibile ai pedoni, alle auto e a goni tipo di veicolo su strada. Insomma, un casco cosi ad alta visibilità è difficile anche da trovare in commercio perchè tutti o quasi puntano sull’eleganza del casco, sul disegno alla moda … ma al fine del “suo lavoro” un casco dai colori sgargianti sarebbe la scelta migliore.

È facile trovare il casco giusto? No, per niente! Farete impazzire negozianti e commessi (ma poi però fatevi fare un prezzo, pretendete magari uno sconto, ma comprate da loro: dopo averli fatti impazzire tornare a casa e comprare su internet il casco scelto non è affatto carino né giusto).

Perderete del tempo per questa scelta. Ma è tempo investito bene, perché un buon casco vuol dire la differenza fra sopravvivere o meno, fra farsi molto male o avere meno conseguenze… e nel caso dell’alta visibilità può voler dire la differenza fra venire coinvolti in un incidente o scamparlo.

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