Modifica Ducati 750SS

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MODIFICHE DUCATI 750SS step 1/3

DUCATI 750SS REVOLUTION

La prima cosa da dire è che la capa (testa) non sta bene, quindi partendo da questo presupposto non meravigliatevi di tutto ciò che ho fatto e che dovrò fare.
In fase di progettazione, le modifiche non sembravano molte impegnative, ma come dice il proverbio italoamericano “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il male”, quindi i tempi si sono leggermente allungati di circa 3 mesi.
Bisogna anche tener conto che la mia moto, oltre all’officina meccanica Hf, dove ho tagliato il telaio, ha visto solo e soltanto il mio garage e poi è stato tutto realizzato senza neanche un giorno di ferie.
Dunque passiamo a descrivere qualcosa.
Innanzi tutto bisogna tener ben chiare le idee, immaginando come si vorrebbe avere la moto finita, quindi io ho pensato al codone del Ducati 749/999.
A questo punto bisogna acquistare il telaietto posteriore del 999 ed iniziare a prendere le prime misure. Appena pronti, con forza e coraggio, prendere un bel flex da 2000 watt e tagliare. Ora rimane raccordare il nuovo telaio con il telaio tagliato. Qui c’è lo zampino e soprattutto la testa del team Hf torneria che con il loro ingegno esperto hanno trovato subito la soluzione, saldando un cilindro di ferro vicino al serbatoio e costruendo dei raccordi da saldare sul telaio. Neanche il tempo di pensare al dafarsi che il lavoro era già ultimato. Fissato il nuovo codone, monto tutto in modo provvisorio ma sempre sicuro e porto la moto nel mio garage. Riordino un po di cose, organizzo le idee e mi metto all’opera. Dunque la prima cosa da fare è verniciare le parti tagliate e saldate. Da premettere che la vernicie per il telaio  è originale Ducati composta da: vernice Gold Ducati micallizzato, diluente per la vernice, trasparente opaco, indurente per il trasparente, Diluente per il trasparente; il tutto per la modica cifra di 120,00 € (da amico). Quindi smonto tutto e visto che mi trovavo ho smontato anche il forcellone posteriore per farlo in tinta con il telaio. Dopo aver passato 3 mani di vernice ed 2 di trasparente, rimonto il tutto, non vi dico che faticaccia (da solo). Quindi, per quanto riguarda la carpenteria metallica, i lavori sono giunti al termine. Ora bisogna concentrarsi sulla sella, carene del codone, sottocoda, impianto elettrico e particolari vari.
Dunque iniziamo dalla cosa + semplice: la sella. Temporanemente fissata al telaio, prendo le varie misure per adattarla alla mie esigenze e segno le parti da tagliare. Effettuo il taglio e con un pezzo di cartone mi disegno e ritaglio la sagoma che combacia con il serbatoio. Fatto questo, resino la parte in cartone rinforzandolo con fibra di vetro, e la porto a rivestire da un tappezziere.
Su internet acquisto il fanale posteriore di un Z750 ultimo modello. La prima cosa che faccio, sempre con vetroresina, creo un mascherino del faro. Spalmo sul codone l’alcool polivinilico che crea una sottile pellicola, facilmente rimuovibile, in modo da non far attaccare la resina. Poi, con una tecnica chiamata ad estensione (serve per creare stampi dal nulla), avvolgo il codone con un tessuto elastico, in modo da creargli un calzino. Tiro bene il tessuto e proseguo dando una prima mano di resina sulla parte interessata. Una volta seccata, ritaglio il tutto e la rinforza con una maglia in fibra di vetro. Ritaglio i bordi in eccesso, stucco, scartavetro, ristucco, riscartavetro, riristucco, ririscartavetro ed ecco pronto il negativo, cioè lo stampo. Quindi, a questo punto, produco il sottocoda in VTR (vetroresina). Prendo le misure del faro e ritaglio la parti da asportare in modo che il sottocoda vada sotto al fanale. Il mascherino creato in precedenza andrà a coprire il faro congiungendosi al sottocoda. Sospendo i lavori del sottocoda per mancanza di tempo e mi dedico all’impianto elettrico. Quindi escogito un modo per fissare il faro, faccio il disegno in autocad e mi reco in torneria H&F per creare il mio progettino. Buttiamo il file nella nostra meravigliosa costruzione “fresa a controllo numerico”, 10 minuti ed il pezzo è pronto. Torno in garage, lo vernicio e fisso il tutto. Allungo i cavi per le freccie, luce targa e fanale posteriore, collego il tutto, test (da fare sempre), una sistematina allo spingidisco della frizione, spurgo dei freni, cambio olio e filtro, modifico la pompa del freno posteriore, monto la serratura per la sella del passeggero, monto il le carene del codone, la sella è tutto ciò che c’era ancora da montare. Monto, in sella stavolta, ed effettuo un giretto tranquillo di collaudo. Tutto perfetto, rimane da finire il sottocoda, ma l’importante è che ora la mia Ducati 750SS Revolution può camminare su strada. Come avete visto è tutto fatto in casa, roba genuina.
Questo è solo l’inizio…