Cose da zavorrina….

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ZAVORRINA_INCONTENTABILERagazzi posto con piacere e su segnalazione della nostra Sara il seguente articolo preso dal sito http://paperproject.it, dal titolo ” 10 motivi per non uscire (o uscire) con un motociclista“. Il blogger dell’articolo afferma, e noi zavorrine non potremmo essere che d’accordo, sul fatto che:

Premesso che ci sono tantissimi tipi di motociclisti e che vorrei sorvolare sul fascino della giacca di pelle nera, vorrei generalizzare dando una definizione il più comune possibile: uomo dotato di un mezzo a due ruote con propulsione motorizzata e cambio (mi dispiace: i variatori automatici non danno l’accesso al genere). Ci sono comunque dei però:

– Diffidare di chi ha una moto da viaggio in garage e non supera i mille km l’anno fuori città;

– Diffidare di chi ha una supersportiva carenata e non ha mai provato la pista;

– Diffidare di chi ha un enduro e non esce se piove;

– Diffidare di chi ha una naked utilizzata per fare la spesa o per fare aperitivi.

 

Detto questo, ecco i 10 motivi per scegliere o no di uscire con un motociclista:

10. È vero che i cestisti respirano aria più rarefatta della media perché più alti della media. Ma anche il più alto dei cestisti dubito possa arrivare a 3 metri. Il motociclista, però, svolge un attività ludica che lo porta sempre in quota. Sia che tu stia facendo una sparata tra i tornanti, un giro in enduro o un viaggio lungo, qualche passo di montagna lo finisci per fare sempre, e le montagne sono più alte di 3 metri.

9. Il “nove” non c’è. Il motociclista sa accelerare di brutto, anche frenare, ma accelerare serve a sentire le vostre braccia, stringere la sua vita con forza mista a paura. Sexy.

8. Quando guidi una moto, sei tendenzialmente abituato ad orientarti bene e a perderti ancora meglio. Quindi, se il tuo appuntamento finisce dritto a destinazione o prende direzioni inaspettate, innamorati subito perché saprà sempre replicare quell’effetto di sorpresa o quello di efficienza.

7. Un motociclista ama quello che fa, altrimenti non ci sarebbe motivo di fare tanti km per partire e ritornare nello stesso punto. Quindi non ha paura di faticare e bruciare calorie per il piacere. Quindi..

6. Saprai sempre perché arriva in ritardo: dalla partenza all’arrivo ci sono molte curve? Allora doveva provare se quella curva meravigliosa era da seconda o da terza (generalmente è sempre da seconda, lui la prova in terza, va lungo, si impaurisce torna indietro, la riprova in seconda. Ma tre curve dopo deve riprovare. Un loop infinito). Se invece dalla partenza all’arrivo c’è unrettilineo o, peggio ancora, un’autostrada e lui è in ritardo, hai l’autorizzazione a preoccuparti.

5. Non si innamorerà mai di un’altra motociclista perché o lo rallenta o perché va più veloce solamente perché ha una moto migliore.

4. Portatelo in negozio multimarca di abbigliamento tecnico. Se ci sono anche accessori e ricambi per moto, meglio ancora. Sedetevi. Aspettate alcune ore e, se vi chiede se vi state annoiando, scuotete la testa con il migliore dei vostri sorrisi. Adesso potete portarlo a fare sedute intensive di shopping di ore, anzi di giorni, forse di settimane. Lui si sentirà in colpa a lungo.

3. Con le mani fa cose delicatissime: gestire il freno anteriore, dosare il gas, quindi con voi… vabbé, avete già capito.

2. Un motociclista affezionato al proprio brand di moto lo difenderà fino in fondo. Un esempio lampante è quello dei Ducatisti: “Rossi in motogp non ha vinto con la Ducati perché ormai è finito”, “Le bicilindriche non sono più difficili, hanno più carattere”, ecc. ecc. Quindi, se avete qualche difetto, loro lo trasformeranno in pregio e quando li sentirete parlare così di voi sarà una gioia incontenibile.

1. La moto è Femmina e comanda lei. Se lo si capisce, si sopravvive e ci si diverte. Un motociclista vero lo sa, quindi è predisposto a sopportare certi vostri capricci. Non esagerate però. Molti hanno venduto la propria moto per prenderne una più semplice”.

Che dire è vero o non è vero?

Lamps!!