Pillole di storia…….il Che, uno di noi.

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Quando era ancora studente, Guevara passò molto tempo a viaggiare in America Latina. Nel 1951 un suo vecchio amico, il biochimico Alberto Granado, suggerì a Guevara di prendere un anno di pausa dagli studi in medicina per intraprendere il viaggio attraverso il Sudamerica che per anni si erano proposti di fare. Guevara ed Alberto partirono dalla città di Alta Gracia a cavallo di una motocicletta Norton Model 18 di 500 cc del 1939, cui Granado aveva dato il soprannome di:

“La Poderosa II”.

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La loro idea era di passare qualche settimana nel lebbrosario di San Pablo, in Perù, sulle rive del Rio delle Amazzoni, a compiere attività di volontariato. Guevara raccontò questo viaggio nel diario “Latinoamericana” (Notas de viaje) da cui, nel2004, verrà tratto il film I diari della motocicletta, candidato a vari premi.

Dopo aver visto la povertà di massa ed essere stato influenzato dalle letture sulleteorie marxiste, concluse che solo la rivoluzione avrebbe potuto risolvere le disuguaglianze sociali ed economiche dell’America Latina. I suoi viaggi gli fornirono anche l’idea di non vedere il Sudamerica come una somma di diverse nazioni, ma come un’unica entità, per la liberazione della quale era necessaria una strategia di respiro continentale. Cominciò ad immaginare la possibilità di una Ibero-America unita e senza confini, legata da una stessa cultura (mestizo); questa idea assumerà notevole importanza nelle sue ultime attività rivoluzionarie. Ritornato in Argentina, completò gli studi il prima possibile, deciso a continuare i suoi viaggi nell’America del Sud e nell’America centrale.