Oggi pomeriggio intorno alle ore 17 è venuto a mancare l’amico Pasquale Russi.
Ci coordiniamo qui per l’ultimo addio.
17
Ago
Oggi pomeriggio intorno alle ore 17 è venuto a mancare l’amico Pasquale Russi.
Ci coordiniamo qui per l’ultimo addio.
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1 Commento a questo articolo
Ciao Pasqualino, ti ricorderò come ti ho sempre visto, un motociclista preciso e determinato da prendere come esempio.
Da quando avevo 10 anni e a bocca aperta ti ascoltavamo raccontare dei tuoi mega viaggi sulla tua Africa Twin super accessoriata da te, che qualcuno scherzosamente chiamava “la giostra”, e ci portavi in sella a quella moto che a noi sembrava enorme e realizzavi il nostro sogno di salire su una vera moto!
Se oggi sono motociclista lo devo anche a te.
Ciao Pasqualino, ricordo quando a Cercepiccola ci hai sorpresi con il tuo entusiasmo e la tua bella guida sportiva che faceva sembrare agile come una farfalla anche una moto di oltre 200 Kg.
LAMPS !!
Ciao Pasqualino, grazie per quei pochi giri fatti assieme. E’ semplicemente assurdo vedere oggi quelle foto e pensare che un destino beffardo ti ha portato via. Buona strada ora che sei lassù!!
Ciao Pasqualino ,
eravamo amici di scuola fin dalle elementari , poi sebbene abitavamo nella stessa città , ci siamo persi di vista … e per uno scherzo del destino ci siamo ritrovati dopo anni a condividere le stesse passioni in sella alle nostre moto .
Un grande ciao e un abbraccio forte ad un “vecchio” AMICO .
Desmoman
P.S. Tante condoglianze alla famiglia .
Sgomento e smarrimento per la impossibilità ad incontrare mai più, casulamente come sempre, una figura dal sorriso talvolta felice e talvolta triste dal quale si riusciva sempre ad avere una sensazione positiva.
Quì si continuerà a parlare a lungo di te e della tua passione che fatalmente, solo per uno strano scherzo del destino e della meccanica, ti ha portato a percorrere strade nuove e senza confini.
Lampeggia per noi tutti i bikers di lassù.
R.I.P.
Sono senza parole!
per chi volesse una foto ricordo di Pasqualino e non ne avesse di sue può scaricarla da
http://bachecatermolese.org/2011/08/17/pasquale-russi-il-motociclismo-molisano-piange-la-scomparsa-di-un-grande-biker/
Ciao Pasqualino non ti dinentichero’mai!
UN RICORDO A UN VERO MOTOCICLISTA.
“La causa dell’incindente è dovuta alla rottura del carter motore con conseguente perdita dell’olio motore finito sulla ruota posteriore e la perdita di aderenza e controllo del mezzo.”
Ciao Pasqualino,
anche dalla lontana Australia ho appreso questa tragica notizia che mi lascia senza parole.
Abbiamo la stessa eta’ e ci siamo conosciuti quando condividevamo la stessa passione per le moto da cross. Un perido davvero emozionante. Ora il tuo viaggio si e’ interrotto inaspettatamente per una tragica fatalita’.
Ci mancherai anche stando a 22.000 km di distanza.
ps: condoglianze a tutta la famiglia.
http://img691.imageshack.us/img691/8099/cimg4154c.jpg
Un vero esempio… sono senza parole. RIP Pasqualino
ed ora resterà il ricordo… ciao Pasqualino
Grazie Johnny della bella foto di Pasqualino.
Lo ricorderemo sempre così, sorridente ed in sella alla sua moto.
RIP.
Ciao Pasqualino,
+anche se non ci siamo mai presentati non mancavi mai di salutarmi…
Ciao cavaliere dell’honda
Ciao Pasqualino,dopo aver condiviso con te numerosissime uscite in moto dai tempi del motocross,con la moto da strada,fino alle ultime cavalcate che erano diventate la nostra tentazione, tu che organizzavi tutto minuziosamente,tu che io ti chiamavo “Franco Picco” per la somiglianza(leggendario motociclista dell parigi-dakar)e perchè ti seguivamo tutti, per la tua intuizione nel ritrovare la strada giusta per arrivare al termine della gara.
Tu ora mi ai lasciato un vuoto incolmabile,eri da prendere come esempio di motociclista…un amico eccezzionale..Addio e guidaci anche da la su’ Angelo
Ecco ecco….sta passando Pasqualino con la moto, con l’Africa Twin…zitti zitti…che spettacolo!!!!
Non aspettavamo l’ora di vederti passare con la moto o di venire nel tuo garage dove ogni volta, con pazienza ed educazione, rispondevi alle nostre molteplici domande sulla tua moto. Sempre gentile, simpatico…ma una volta che ci hai fatto pesare la nostra infinita curiosità. Eri un mito per noi e lo sarei per sempre.
Onori al Grande PASQUALINO.
Corrado, Nicola e Basso…quelli di Via Canada 25
Buon viaggio Pasqualino!!! Che quest’ultimo viaggio ti possa regalare l’eterna serenità che hai da sempre trovato sulle due ruote!!!! Dentro di noi resterà sempre ed indelebile il ricordo della tua cara esistenza!!!
Pasqualino resterai sempre nei nostri cuori.. un buon amico centauro..
Ciao Pasqualino 🙁 eri un idolo..sempre gentile e disponibile ad aiutare noi sprovveduti.. ti ricordo da quando avevo 8 anni alle case popolari ad armeggiare con le tue moto..spero che tu sia in un posto migliore di questo da dove improvvisamente ti portano via nel mezzo della vita. Mi unisco alla sofferenza dei parenti.
Ciao Pasqualino,domani non ci saró ad accompagnarti ma rimarrai sempre nel mio cuore. Mi rimarranno le chiacchierate e le ore passate insieme.Eri una gran brava persona e un grande motociclista con un destino che già tante volte ti aveva fatto penare. Che dirti, ogni tanto da lassù,guardaci.
Addio amico mio.
Mi sarebbe piaciuto tanto poterti accompagnare oggi, ma non posso. Con il cuore e con la mente comunque saró con te. Adesso non rimane che il ricordo di una persona eccezionale. Ciao Pasqualino. Riposa in pace.
Qui di seguti pubblico la lettera di Stefano pervenuta per email.
Quando il veicolo della libertà impone l’ultimo viaggio.
Appresa la notizia della morte di Pasquale Russi e del modo in cui è sopraggiunta, il pensiero è corso immediatamente a tanti altri episodi. Drammatici.
Tanti i “nostri” ragazzi sulle due ruote, entusiasti, innamorati, praticamente tutti, di questi veicoli della libertà più libera. Li osserviamo, compiaciuti, gustare da un lato la conquistata autonomia, dall’altro proprio quella sensazione di “volare”, l’aria e il vento addosso, la praticità, ahimé la velocità, le emozioni.
Non è un caso se le due ruote, per la quasi totalità dei fruitori, sono prima di tutto una passione, piccola o grande non importa, ma passione. Per non pochi costituiscono una vera e propria religione, la sensazione di quel benessere prima di tutto interiore che scaturisce da quel rombo, dall’agilità, dal poter passare lì dove altri al massimo sognano di poter fare, di prendersi beffe del caldo, del traffico congestionato, degli impedimenti, lontani da quella vaga claustrofobia che le vetture generano, solo parzialmente mitigata dalle oramai numerosissime comodità che infarciscono gli abitacoli delle quattro ruote.
Via, dunque, all’aria aperta, con la percezione della velocità e del rischio che scema progressivamente, perché spadroneggiare le due ruote rende quasi convinti che nulla di male o brutto possa accadere. Non si tratta di un’arroganza, né di una vera presunzione, no. E’ una sensazione che diviene parte integrante della mente e del corpo, è un connubio, una simbiosi. Forse è un pò come il mare: sai nuotare, sei sicuro di te, ma può riservarti anche amarissime sorprese, quando meno te lo aspetti.
Quando si verifica un incidente così drammatico ci lanciamo tutti, presi a tenaglia tra angoscia e voglia di scrivere la verità stando al di sopra di essa, in ipotesi, spiegazioni, semplificazioni e giudizi. Nulla di tutto questo ha un senso. Pasquale, come tanti altri, come tutti coloro che in corteo lo accompagneranno proprio in quell’ultimo viaggio, correva sul suo sogno, su quello che era oramai un “arto” aggiuntivo del suo corpo, da motociclista espertissimo e storico, e un destino beffardo, facendo capolino in quel tunnel così buio, ha deciso di farlo scendere per sempre dal suo sogno così reale e concreto, tangibile e poderoso.
Abbiamo il cuore trepidante per i nostri ragazzi sulle due ruote e tentiamo spesso di spiegar loro di non andare oltre le capacità di governo del mezzo, di non eccedere. Noi sappiamo anche però che proprio la passione e il senso di libertà portano a fare un passetto in più, ogni tanto, per conoscere meglio quell’inseparabile compagna che alla fine diviene la moto. Ogni sentimento vero è la negazione della logica, del freddo ragionamento.
Una compagna a volte fatale.
Qualche volta si può fare a meno di quella retorica che, sebbene figlia di un sentimento sincero, toglie sempre qualcosa alla dimensione umana di un evento. Chi scrive è a stento capace di salire su “due ruote”, ma sa bene che Pasqualino ha vissuto su quella sella emozioni che non sono spiegabili, che può conoscere solo chi accetta di provarle. Questo è uno di quei casi.
Si può morire nei modi più banali, beffardi, impensabili, in dispregio di tutte le attenzioni, di qualsiasi rispetto delle regole.
Certo, “facendo attenzione”, come si dice quando si parla “bene”, le probabilità diminuiscono ma non sono mai azzerate.
Ora, purtroppo, lo sa anche Pasqualino.
Mi associo al saluto, al cordoglio, porgendo le condoglianze alla famiglia, tralasciando qualsiasi considerazione tecnica o scientifica.
Se n’è andata una vita preziosa, non un codice.
Stefano
Non ditemi più che i preti sono persone come tutti…
Oggi c’è stato l’ultimo saluto ad un amico, morto sulla strada mentre andava a lavorare e il parroco che ha celebrato la funzione è stato freddo e distante… cosa hanno provato i suoi familiari e cosa abbiamo provato noi del suo comportamento poco importa. Permettetemi però di ammonire il prete dicendogli: “di cosa parla il vangelo?”
NOI SIAMO MOTOCICLISTI, NON SIAMO DELINQUENTI”
Hanno celebrato funzioni (i preti) a personaggi che di buono non avevano nulla, eppure le loro funzioni (noiose) duravano molto. Oggi per Pasqualino la funzione è stata breve (quanto la sua vita) anche se lui è stato un uomo onesto…
Pasqualino noi ti abbiamo accompagnato con onore e fieri di averti conosciuto, evidentemente lui (il prete) non ti ha mai conosciuto… ci dispiace per lui.
Ciao a tutti,
sottoscrivo appieno quanto scritto da Albatros e da me precedentemente letto su testata informativa locale. Sensibilità, buon senso, rispetto non si acquistano all’ingrosso e non sono automatici, comportano fatica, impegno, pazienza, capacità di relazionarsi. Al di là della durata della funzione, che poteva essere più o meno lunga, erano e sono importanti i contenuti, il rispetto appunto e, soprattutto, non vedo una sola ragione valida per impedire la lettura di un estremo e sentito commiato. Non c’è che dire, a volte ci si perde nel solito bicchier d’acqua.
Un saluto.
Stefano
sono sicuro che tutti condividiamo il tuo sgomento e siamo d’accordo su ciò che scrivi, ma cerchiamo di lasciare questa pagina piena solo di bei ricordi in memoria di Pasqualino.
Caro Pino, dell’episodio di vero e proprio razzismo nei confronti di noi motociclisti tra qualche giorno non rimarrà più nulla.
Ma rimarrà sempre vivo in noi il ricordo di un vero motociclista, da cui tutti abbiamo appreso qualcosa da quella persona con tanta tanta esperienza e tanto tanto cuore.
Per il resto, non ti curar di loro, ma guarda e passa.
Riposa in pace Pasqualino!!
GRANDE . Sincero e speciale ,guardaci da lassu Pasqualino .Che Tu possa correre sulle bellissime strade del Cielo in compagnia degli ANGELI.
Oggi e’ passato un anno……. Spero che il ricordo di lui resti sempre vivo nei ns cuori…..
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